Cos’hanno in comune gli aerei, i manipolatori meccanici e i telefoni?
Molte cose in realtà, ma se la scelta dovesse ricadere su un singolo componente essenziale per tutte tre e molte altre applicazioni, la scelta sarebbe l’IMU.

Quella che per molti potrebbe sembrare una sigla senza senso, è in realtà un acronimo di origine inglese che significa Inertial Measurement Unit, o tradotto, unità di misura inerziale.
Se anche il nome esteso non dovesse essere servito a chiarire le idee, è necessario andare ad un livello di astrazione meno profondo.

Funzionamento e applicazioni

L’Inertial Measurement Unit è un sistema in grado di rilevare il movimento, la posizione, la rotazione e ogni dato riguardante la navigazione nello spazio di un determinato oggetto.
Utilizzando giroscopi ed accelerometri riesce a restituire con precisione variabile anche la velocità e la rotazione alle quali il corpo si sta muovendo.
Che sia un rover spaziale, un aereo o anche il più semplice telefono cellulare, l’IMU raccoglie ed elabora tutte le variazioni di moto, inviandole ad una memoria esterna o interna, oppure ad un processore in grado di effettuare infiniti e complessi calcoli matematici.

Se l’applicazione nell’ambito dell’aeronautica è abbastanza autoesplicativa, il ruolo nei telefoni resta più complicato, ma altrettanto interessante.
Le applicazioni più diffuse di questo sistema di misurazione inerziale nell’ambito della telefonia sono da ricercarsi nel navigatore, nelle foto panoramiche ma anche nei giochi di corsa automobilistica in cui una rotazione del dispositivo rispecchia una rotazione del volante virtuale.

Restando nell’ambito dell’elettronica di consumo, gli smartwatch e le smartband negli ultimi anni hanno visto una diffusione esponenzialmente importante, arrivando sui polsi di gran parte degli utenti.
In questo caso l’IMU, a stretto contatto con il processore, è la principale responsabile del complesso sistema di azione-reazione che accende lo schermo del dispositivo quando l’utilizzatore porta il polso verso il viso per leggere l’ora.

Esempi più recenti e con uno sguardo più verso il futuro sono i visori di realtà aumentata che grazie all’unità di misurazione inerziale riescono a calcolare in tempo reale gli spostamenti della testa e del volto dell’indossatore, restituendo la sensazione di muoversi attraverso gli schermi proiettati sugli occhi tramite particolari lenti.

Un po’ di storia

Tra gli anni 60 e 70, la NASA utilizzò delle forme primordiali di IMU per guidare gli astronauti durante tutte le spedizioni lunari, permettendo così un controllo anche in assenza di segnale GPS.
Negli anni successivi molti hanno definito l’Inertial Measurement Unit il cuore dell’Apollo Guidance, ovvero il computer di bordo del Programma Apollo presente sia sul Modulo di Comando, che sul modulo lunare LEM.

Per gli appassionati di sport e soprattutto la visione degli sport in video, da anni la stabilizzazione della camera su un determinato obiettivo è affidata ad una IMU.
Gli esempi più diffusi internazionalmente sono il tracking di un determinato corridore su un percorso di maratona, il focus sul pallone in uno sport quale il calcio, il rugby, il golf e molti altri, ma anche la visualizzazione dei nomi dei nuotatori al termine della gara.
Alle prossime olimpiadi sicuramente ci faremo tutti più caso.

Produzione ed industrializzazione

Non solo applicazioni storiche e riguardanti l’elettronica di consumo, ma anche industriali.
Come anticipato, l’IMU è presente in vari manipolatori meccanici e sistemi di movimento sempre più diffusi nelle fabbriche di tutto il mondo.

A fronte di standard produttivi sempre più labili con lo scopo di prezzi ridicolmente ridotti, diventa necessario, se non fondamentale, affidarsi a produttori di sensori con esperienza decennale e che negli anni siano diventati punti di riferimento sul mercato.

Nella marea di aziende che rispecchiano internazionalmente questi semplici, ma spesso sottovalutati requisiti, è necessario citare DSPM Industria, raggiungibile all’omonimo sito internet Dspmindustria.it.
È un’azienda completamente italiana, fondata nel 1984 da Aldo Romanelli e specializzata in sensori, trasduttori e sistemi.

Tra i servizi sempre più richiesti e offerti anche da loro, c’è la completa personalizzazione degli ordini, tramite consulenze e supporto.

Già che l’applicazione ingegneristica non è semplice, non è il caso di complicare l’acquisto affidandosi a gente e strumentazione poco affidabile.