Patentino per drone A2: tutto ciò che dovresti sapere

I droni sono sicuramente tra i gadget tecnologici più desiderati del momento, in grado di attirare l’interesse di un numero sempre maggiore di ragazzi e adulti, e sempre più richiesti anche dal mondo del lavoro. Dall’ agricoltura alle ispezioni di strutture edili, dal trasporto di materiali alla fotogrammetria, dalla sorveglianza al trasporto di medicinali, le applicazioni e le opportunità lavorative si stanno moltiplicando, e con esse stanno nascendo tante nuove opportunità professionali per un pilota di droni.

Ecco perché riuscire ad ottenere un patentino per droni A2 potrebbe risultare una valida opportunità di carriera che sempre più persone iniziano a considerare. Cerchiamo di fare chiarezza sulle normative vigenti, sulle condizioni e sui passi da seguire per poter ottenere un patentino di guida per droni

Patentino per drone A2, cos’è e a cosa serve?

Il patentino per i droni, contrariamente a ciò che molti pensano, non è necessario per prestare prestazioni professionali. E no, non è assolutamente vero che se non si pilota un drone per lavoro allora non si ha bisogno di alcun patentino.

Con la nuova normativa europea sui droni entrata in vigore il 30 dicembre 2020 il patentino è richiesto a chiunque desideri pilotare un drone con un peso uguale o superiore ai 250 grammi, indipendentemente se intende svolgere un’attività professionale o meno, mentre droni da 0 a 249 grammi possono essere pilotati da tutti, in ogni circostanza. Nello specifico, con il patentino A1-A3 si possono pilotare droni da 250 grammi a 900 grammi, mentre per i droni da 900 grammi a 2 kg è necessario il patentino A2.

Il patentino per droni A2 consente il pilotaggio di droni in ambiente urbano, posto il limite del mantenimento di una distanza orizzontale dalle persone non coinvolte di minimo 50 metri. Inoltre, dal 1 Gennaio 2023 la categoria A2 si estenderà ai droni fino a 4 kg, e il limite della distanza dalle persone vedrà ridursi dai 50 attuali fino ai 30 metri, che potrà scendere addirittura a 5 metri se il drone dispone della modalità di volo a bassa velocità.

Il certificato A2 è fortemente raccomandato a chi voglia fare del pilotaggio di droni un’attività professionale. Se anche è possibile svolgere attività lavorative con droni di caratura inferiore ai 900 grammi, ed addirittura senza il conseguimento di alcun patentino o attestato, è comunque vero che per molte attività vengono droni di 900 grammi o più sono comunque necessari.

Attestato A2, come ottenerlo

Per ottenere l’attestazione A2 è necessario il superamento di un esame teorico, da svolgersi presso una delle entità riconosciute dall’ ENAC di Roma. L’esame consiste in un questionario con domande a risposta multipla; per il superamento è necessario ottenere un punteggio di almeno del 75% di risposte corrette. Per ottenere il patentino per drone A2 (https://www.dronext.eu/manuale-eserciziario-esame-cro) sarà anche necessario allegare una dichiarazione in cui si dichiara di essersi sottoposti ad un percorso di addestramento pratico svolto autonomamente.

Per poter conseguire l’attestato A2 è necessario essere maggiorenni. I minorenni di 16 o 17 anni possono candidarsi, ma solo se autorizzati dai genitori, ocomunque dai tutori legali. È altresì necessario aver ottenuto la ” Prova di completamento della formazione Online” per le categorie A1\A3 almeno con 15 giorni di anticipo prima dello svolgimento dell’esame. Bisogna inoltre provvedere al pagamento del diritto fisso di 31 euro.

Come svolgere la autoesercitazione pratica propedeutica?

L’esercitazione pratica autonoma è un passo propedeutico per il conseguimento dell’attestato A2. Si consiglia di utilizzare un drone che rispecchi le caratteristiche che si andrà poi ad utilizzare una volta conseguito il patentino A2. Quindi sotto i 2 kg per il momento, dal 1 gennaio 2023 sotto i 4 kg.

Si consiglia di svolgere tali esercitazioni in luoghi ad almeno 150 metri da zone abitate, commerciali o industriali. È fondamentale che sia un luogo poco frequentato, dove poter imparare a pilotare il drone in totale sicurezza. Le manovre che si andranno ad operare dovranno essere utili affinché l’aspirante pilota possa capire i limiti del drone, la portata radio di cui è dotato, e che possano anche allenare le capacità cognitive del pilota, come la capacità di calcolare i rischi, prevederli e mitigarli.