Parliamo di saldatura: tutto quello che c'è da sapere

La saldatura cammina di pari passo, da anni, con la tecnica della brasatura. C’è da dire, però, che sono dei processi differenti ma che puntano comunque ad un unico scopo: l’unione di due o più materiali.

Cercando di capire quali sono le maggiori differenze che intercorrono tra saldatura e brasatura, è abbastanza semplice partire da una disuguaglianza di fondo: la saldatura avviene dopo che si è sono fuse le parti degli elementi che si vogliono unire, mentre la brasatura richiede solo il riscaldamento dei materiali e non la fusione.

Quali materiali possono essere saldati?

Prima di tutto, c’è da riconoscere che ogni materiale considerato saldabile è un qualsiasi materiale che ritorna al suo stato primordiale anche dopo aver raggiunto determinate temperature che occorrono per la lavorazione. Ovviamente, non ci si può affidare a dei materiali che perdono qualità e robustezza.

Due sono i principali elementi con cui si ha a che fare quando si parla di saldatura:
– il materiale di base che viene lavorato in modo tale da incorporare il materiale d’apporto. In fabbrica, solitamente, vengono usati i metalli e i più utilizzati a livello mondiale sono l’acciaio, l’alluminio, il nichel e il titanio;
– il materiale d’apporto, di conseguenza, è un tipo di materiale puro che viene aggiunto al materiale di base.

É pericoloso occuparsi della saldatura?

La saldatura è un tipo di lavoro che dev’essere fatto da coloro che hanno le competenze giuste e che hanno svariati anni d’esperienza alle spalle, dato che si è costantemente a contatto con materiali ad alta temperatura che potrebbero causare ustioni e gravi incidenti.

Proprio per questa ragione, ogni volta che si sta facendo un lavoro di saldatura, è obbligatorio indossare alcuni dispositivi di protezione, come ad esempio giacche apposite, i guanti che resistono al calore e gli occhialini che proteggono gli occhi.

Ma non c’è da preoccuparsi solo della temperatura. L’operatore che salda è costantemente in contatto anche con macchinari che funzionano grazie all’energia elettrica: si pensi, ad esempio, a quando viene generato il calore. Tutto ciò genera, inevitabilmente, un’ulteriore mole di pericoli aggiunti per l’operatore: è costantemente colpito da radiazioni elettromagnetiche e campi magnetici.
Purtroppo, non è finita qui! Tutti i lavori di saldatura, inoltre, generano un grande accumulo di polveri che di certo non fanno bene se inalate per lunghi periodi.

Quali sono le principali tipologie e tecniche di saldatura

Se stai pensando di dedicarti al mondo della saldatura o di aprire un’attività che si occupa di questo genere di lavoro in particolare, un’idea potrebbe essere quella di visitare diversi siti web che si occupano della vendita di tutte le attrezzature giuste, come ad esempio www.arcotecnicasrl.it.
Si possono trovare, ad esempio, tutti i macchinari che occorrono per svolgere tutte le diverse tipologie di saldatura esistenti.

Anche se si tratta di processi molto diversi tra di loro, mirano quasi tutti alla fusione dei materiali per renderli un tutt’uno.

Ecco i principali metodi per saldare:
– la saldatura ad arco elettrico, che sfrutta due tipi di elettrodi (fusibili e refrattari);
– la saldatura ossiacetilenica, ovvero, un particolare procedimento che come sorgente di calore si serve della fiamma che deriva dalla combustione dell’acetilene combinata all’ ossigeno;
– la saldatura concentrata, che utilizza molta energia (si parla anche di milioni di watt) anche solo per lavorare un piccolo pezzo di materiale.
Se parliamo di tecniche, invece, tre sono quelle che più vengono utilizzate all’interno del mondo della saldatura, differenziate principalmente dal tipo di risultato che si vuole ottenere:
– la tecnica manuale che, come si può intuire dal nome, ha una lavorazione totalmente manuale che viene fatta autonomamente dal saldatore incaricato;
– la tecnica semiautomatica, è a metà tra il lavoro del saldatore e una macchina pre-impostata;
– la tecnica robotizzata, che prevede l’esercizio costante di un robot che fa il lavoro al posto nostro e che rende il tutto molto più veloce rispetto alle tecniche manuali. Si tratta, però, di un tipo di tecnica molto dispendiosa e che non sempre conviene scegliere.