Studiare fa bene al cuore?

Studiare non significa solo farsi una cultura, ma anche approfondire i propri interessi, non accontentarsi delle prime impressioni. Più che lo studio in sé, a fare bene è lo stile di vita che ne deriva, un’impostazione che si vede anche nelle piccole cose. Se, ad esempio, non sei contento del tuo fornitore luce, puoi cercare di cambiare la situazione e, attraverso un confronto tra le tariffe luce disponibili sul mercato, sposare un’offerta più vicina alle tue esigenze. Studiare comunque non serve solo ad aumentare le possibilità di riuscire a trovare ciò di cui abbiamo bisogno in quanto, ora possiamo dirlo chiaramente, è anche un plus importante per la nostra salute.

Studiare abbassa il rischio di infarti

Secondo uno studio britannico recentemente pubblicato sul British Medical Journal sembra che studiare faccia bene al cuore. Proprio così, studiare ridurrebbe in modo importante il rischio di ictus e infarti. Dire quindi che studiare faccia bene al corpo e alla mente è assolutamente vero. Questa ricerca ha mostrato come passare molto tempo a studiare possa ridurre anche di un terzo il rischio di malattie cardiache.  Il motivo non è solo che chi studia ha di solito uno stile di vita più sano. Insomma, studiare ci aiuterà a mantenere il nostro cuore in buona salute. Secondo la ricerca sarebbe sufficiente studiare solo 3,6 anni per vedere una diminuzione dell’indice della massa corporea e della pressione sanguigna, due dei fattori che sono più associati al rischio cardio-vascolare. Si ritiene anche che le persone impegnate nello studio possano avere una maggiore interazione con il medico che porterebbe quindi una diagnosi precoce di tutte queste patologie. Insomma, la correlazione tra studio e salute cardiaca potrebbe fornire uno stimolo importante nell’attuare strategie a livello di prevenzione.

Studiare e peso corporeo

Studiare è importante come abbiamo visto, e non solo per la nostra formazione. Se è vero che studiare fa bene al cuore è altrettanto vero che studiare aiuta anche a contenere il peso corporeo. Si è scoperto che gli uomini che hanno alle spalle almeno 17 anni di studio, ricerche alla mano, hanno tendenzialmente un indice di massa corporeo molto più basso e fumano e bevono molto di meno rispetto ai loro coetanei con meno anni di studio alle spalle. Lo stesso vale anche per le donne e quindi possiamo tranquillamente dire che gli anni di studio sono inversamente correlati con l’ipertensione.

Studiare fa bene al cervello

Se fin qui abbiamo parlato dei benefici dello studio per la nostra salute cardiaca ora ci soffermeremo sui benefici per il cervello. Secondo diversi studi attendibili, tra cui uno dell’University of Southern California un livello di istruzione più elevato avrebbe un effetto protettivo sul cervello. Ci sarebbe quindi un legame tra un elevato livello di istruzione e il declino cognitivo. Tanto più alto è il profilo di istruzione, in sostanza, più è facile che la degenerazione cerebrale tardi a presentarsi. I soggetti con un livello di istruzione basso paleserebbero prima dei problemi a livello cognitivo, spesso già dopo i 70 anni. Un livello alto di istruzione andrebbe associato a migliori performance cognitive, e questo lungo il tutto il corso della vita. Le persone più istruite avranno performance migliori sia per quanto riguarda il ragionamento verbale e aritmetico, sia per le abilità come la velocità di elaborazione delle informazioni. Secondo molti studiosi questo declino avrebbe una spiegazione nell’evoluzione umana. Dal momento che l’ho sapiens è divenuto longevo solo negli ultimi decenni infatti, è probabile che il cervello umano sia fatto per avere la massima efficienza solo per tre o quattro decenni.

Insomma, studiare non aiuta solamente a risolvere i problemi e a trovare soluzioni efficaci, serve anche ad essere più longevi conservando cuore e cervello in salute.