Denuncia per stalking tutto ciò che c'è da sapere per non essere impreparati

È probabilmente uno dei reati più sottovalutati, non soltanto dall’opinione pubblica, ma anche dalle forze dell’ordine e dalla giustizia. Basti pensare che per anni non ha trovato alcuna tutela legislativa. Ad oggi, invece, il reato di stalking, grazie all’introduzione dell’art. 612 bis c.p. ad opera della L. 38/2009, è penalmente perseguibile.

Peraltro, non soltanto è possibile ottenere una tutela ma si può addirittura conseguire un risarcimento danni per stalking (per saperne di più: https://www.studiolegaleadamo.it/stalking-e-risarcimento-del-danno).

Stalking: di cosa si tratta?

Il reato di stalking punisce la condotta reiterata, quindi persecutoria, di un soggetto che ne molesti o minacci un altro, al punto tale da provocare in quest’ultimo uno stato di paura e ansia, non soltanto per sè ma anche per soggetti allo stesso legati, che inducano poi il predetto a modificare le proprie abitudini di vita.

Si precisa, quindi, che la molestia e la minaccia non dovrà essere per forza fisica, ma potrà essere anche psicologica.

Una volta delineato il linea generale il reato, occorre fare alcuni esempi della sua configurazione. Guardando i dati statistici si può affermare che, nella maggior parte dei casi, lo stalker è un ex partner, un collega, un amico o un vicino di casa; solitamente di sesso maschile. Ciò che li rende altamente pericolosi è l’assenza di precedenti penali o l’affidabilità che inizialmente dimostrano e che conducono la vittima a fidarsi ed affidarsi a tali soggetti.

Sembrando persone innocue, spesso non vengono denunciate dalle vittime, anzi, i loro comportamenti – sempre più eccessivi – sono giustificati.

Ma quando si può parlare di stalking e non di semplice disagio? Di norma i comportamenti che ci consentono di comprendere che siamo vittime del reato di cui all’art. 612 bis c.p. e che abbiamo il titolo per richiedere un risarcimento per stalking, sono, ad esempio: continue telefonate; ripetuti messaggi, talvolta offensivi; danni ai beni della vittima; aggressioni verbali; e presenza dello stalker nei luoghi abitudinari della vittima senza alcun invito.

Cosa fare quando si è vittima di stalking

Qualora si comprenda di essere vittima di tale reato, la prima cosa da fare è recarsi da un legale specializzato in tale materia. Con l’ausilio di un avvocato verrà poi redatta una denuncia per stalking a cui conseguirà una richiesta di risarcimento per i danni patiti.

Di fondamentale importanza è la tempestività: si avranno, infatti, sei mesi dall’ultimo atto persecutorio posto in essere dal reo per poter depositare una denuncia avanti la Procura della Repubblica territorialmente competente. In alternativa alla denuncia, poi, è possibile richiedere un ammonimento al Questore, affinché il soggetto non ponga più in essere determinate condotte.

Tuttavia, con la denuncia per stalking si potrà ottenere un risarcimento, seppur la stessa possa essere ritirata anche dopo il deposito, a meno che non ci siano state minacce di morte e il reato sia perseguibile d’ufficio; l’ammonimento, invece, proseguirà indipendentemente dalle volontà della vittima.

Art. 612 bis c.p.: condanna e pene previste

A seguito del deposito della denuncia verranno avviate le indagini e, qualora vengano rinvenute prove dei fatti, il colpevole verrà rinviato a giudizio. In tale processo la vittima si potrà costituire parte civile, al fine di ottenere, ai sensi dell’art. 612 bis c.p., un risarcimento danni.

A seguito di condanna per stalking, il risarcimento danni sarà consequenziale, potrebbe essere deliberato già in sede penale o nelle diverse sedi civili.

Le pene previste sono da sei mesi a cinque anni, tuttavia, tale pena potrà essere aggravata nelle seguenti ipotesi: la vittima sia il coniuge, anche se separato o divorziato; la condotta illecita sia posta in essere mediante strumenti telematici o informatici; infine, il reato sia stato compiuto a danno di donne in gravidanza, minori o persone disabili.

In tali casi poi, sempre ai sensi art. 612 bis c.p. il risarcimento danni potrà essere ancora più ingente.